I canoni di bellezza maschili e femminili, nei secoli, sono cambiati costantemente, basti pensare alle forme rotonde del Rinascimento e paragonarle alle bianche ed eteree bellezze dell’era moderna fino ai giorni nostri.
I canoni di bellezza maschili e femminili in realtà non sono neanche dei veri e propri “canoni”, ma una sorta di denominatore comune del bello e di ciò che piace semplificato al massimo.
Infatti, di media, ormai le donne devono essere magre, lisce, bionde, alte secondo quando i media ci propinano giorno dopo giorno martellandoci su ciò che è bello e ciò che non lo è.
Invece, sempre secondo, la comunicazione che ci bombarda, l’uomo deve essere muscoloso, moro (non si capisce perché l’uomo per essere maschio non può avere i capelli chiari…), con la famosa tartaruga e soprattutto depilato.
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Quali sono i veri canoni di bellezza maschili e femminili?
In realtà non esistono, perché ad uomini e donne non piace solo quello che è bello in senso comune, infatti ad accendere il desiderio e la passione ci sono altri elementi che sono personalissimi.
Ad alcune donne per esempio piace un po’ di pancetta perché rende l’uomo più morbido e rassicurante, come se avere una riserva di grasso sia utile per sopravvivere (come era nella preistoria ad esempio).
Un uomo troppo curato spesso entra nei canoni di bellezza ma non piace, non eccita (in pratica non fa venire alla donna voglia scopare) perché il curarsi troppo è sintomo di insicurezze personali (il più delle volte non sempre). Un uomo che per piacere ha bisogno di fare leva solo sull’aspetto fisico e non sul fatto di essere un maschio alfa è un uomo che non attira.
I canoni di bellezza maschili sono anche essi modificati dal sistema dei media ma anche dal nostro DNA. Secondo la tv e la moda, ad esempio, la donna deve essere magra perché più elegante, e ad alcuni uomini piace così.
Altri invece prediligono le forme, magari un bel seno prosperoso, una donna quindi morbida sensuale ed accogliente anche se questo non fa parte dei canoni di bellezza.