La paura del rifiuto è un vero e proprio disagio che può colpire chiunque.
Tutti, prima o poi, si sono trovati a dover far fronte a questo tipo di difficoltà sia nell’ambito lavorativo che personale.
Anche se siamo delle persone forti e tenaci, un rifiuto, potrebbe farci perdere fiducia in noi stessi in maniera drastica, soprattutto nel momento in cui mettiamo cuore e anima affinché tutto vada per il meglio.
Quindi cerchiamo di trovare la nostra strada e, se dovesse andare diversamente da come avevamo previsto, rimbocchiamoci le mani. Non a tutti piace sentirsi dire quel “No”, ma comunque sia, anche se può sembrare strano, proprio quel “No” servirà per maturare e prendere le decisioni in maniera differente: in famiglia, nelle relazioni amorose oppure nell’amicizia.
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La paura del rifiuto e l’auto-consapevolezza
E’ importante partire in ogni cosa con la consapevolezza di poter andare incontro ad un rifiuto. La vita ti mette costantemente davanti ad una sfida in maniera tale da rendersi conto che tutto non è “rosa e fiori”.
Quella voglia di crescere interiormente può far accettare quella paura del rifiuto. Proprio per questa ragione quando ci poniamo degli obiettivi, vuol far comprendere agli altri che ci mettiamo in gioco senza aver timore di quello che si andrà incontro.
Così facendo impareremo a conoscere noi stessi tanto da individuare i nostri punti deboli e i punti dove potremo migliorare. Anche se siamo convinti di avere dei limiti, potremo scoprire di poterli superare: comprendiamo il nostro essere sino in fondo?
Ma se crediamo di non farcela, dovremo chiuderci all’interno della nostra casa così da evitare di affrontare quel rifiuto, ma oltre a questo non vivremo al meglio la nostra vita perchè l’opprimeremo e la butteremo via.
Sicuramente però dovremo essere più positivi ed avere vicino a noi delle persone che credono nelle nostre potenzialità e a loro volta ci aiutano a prenderne coscienza. Proprio per questa ragione vedremo di prendere in considerazione alcuni consigli che ci aiuteranno ad aprirci di più in questa nostra fobia del rifiuto.
Come riuscire a sconfiggere il rifiuto: consigli utili
Il primo passo da fare sarà non dover prendere tutto sul lato personale. Ogni qual volta andiamo ad aprirci ad un altra persona, è come se gli stessimo donando una parte di noi quindi è normale che se venissimo rifiutati ci sembrerà che qualcuno rifiuti la nostra persona.
Quando si va a ledere personalmente una persona, anche involontariamente, si scatena il “boom”. Infatti ci si inizia a chiedere: “Che cosa ho sbagliato?” o “C’è qualcosa in me che non va?” o “Valgo qualcosa?” e molto altro ancora.
Da qui si inizia a dubitare di se stessi, un allarme che diventerà deleterio se non lo prendere in tempo. Proprio per questo bisogna cercare di reagire: non a tutti possiamo piacere quindi non vuol dire che forse qualcosa in noi non va.
Nel caso in cui effettuassimo una determinata richiesta ad una persona, esprimiamo la nostra persona e i nostri pensieri che si vanno a distinguere dal nostro individuo vero e proprio. Prima o poi quindi qualcuno apprezzerà la nostra richiesta. Non bisogna associare quindi il rifiuto di una nostra idea a quella di un rifiuto della persona. Altrimenti non faremo altro che demoralizzarci per niente.
Il secondo passo da fare sarà partire con i piedi per terra e prendere in considerazione l’idea del rifiuto. Così facendo ci sproneremo a darci dei limiti tali che potrebbero pian piano essere allargarti al fine di camuffare quel “No” in una risposta positiva come un “Si”.
Ma avremo la possibilità di non trovarci spiazzati nel caso in cui dovremo far fronte ad un probabile rifiuto: questo ci darà modo di riuscire a gestire la situazione ed anticipare eventuali mosse.
Attenzione: non bisogna partire demoralizzati e con quel velo pessimistico. Apriamo gli occhi ed accettiamo quel rifiuto con la consapevolezza di aver dato il massimo: qui verrà fuori la nostra maturità di riuscire o meno questo fallimento.
Il terzo passo sarà riuscire a rimanere tranquilli al fine di controllare la situazione senza andare nel panico. Prima di agire dividiamo la realtà che ci circonda in fattori esterni ed interni: nella prima prenderemo in considerazione come gli altri potrebbero comportarsi e molto altro ancora; nel secondo terremo unito il nostro modo di essere (pensieri, emozioni, azioni).
E’ fondamentale per gestire a meglio una situazione dovremo fare in modo di riuscire a condizionare ciò che rientra nella nostra sfera di controllo, tirando fuori tutto il nostro modo di essere. Di certo non è semplice riuscire ad accettare di non saper gestire qualcosa tanto che potrebbe dare sensi di squilibrio.
Al contrario invece se qualcosa non andasse, in una situazione che tenevamo sotto controllo, sarà più facile intervenire ed evitare quel senso di frustrazione che incomberebbe nel caso descritto sopra. Questo però non è detto visto che grazie alle nostre capacità e al nostro modo di essere potremo affrontare qualsiasi cosa.
Il quarto passo sarà quello di accettare il rifiuto: dietro a questo può esserci una ragione valida che forse evitiamo di vedere. Può succedere che una nostra idea non abbia delle fondamenta indi per cui potrebbe causare dei pareri contrari.
Bisogna stare attenti a come si formula una questione oppure a quando la si espone perchè si potrebbero generare delle incomprensioni. Come abbiamo potuto vedere, il rifiuto può avere diverse ragioni. Questo può essere un bene, infatti, se riuscissimo a capire il nostro errore ci aiuterà a crescere. Allo stesso tempo avremo modo di migliorare una nostra idea/pensiero.
Prendiamo in considerazione il rifiuto nei vari contesti: lavorativo, incontri d’affari, amore e tanto altro ancora. Iniziamo a vedere le cose in maniera oggettiva e quindi ad accettare una eventuale critica, la quale ci spronerà a cambiare ciò che è sbagliato. Le sconfitte potrebbero darci moltissimi insegnamenti.
Il quinto passo sarà quello di prendere il rifiuto come una crescita e non come un ‘dover tornare indietro’. E’ normale che quanto ci troviamo davanti a questa condizione, ci vengano in mente tutte emozioni negative.
Il fatto che ci sentiamo bloccati, non vuol dire che stiamo regredendo. Tutti i nostri sforzi sembrano essere stati vani. Invece la realtà è ben differente visto che quando ci capita di essere respinti o rifiutati, lo so dovrà associare ad una crescita personale. La vita ci mette davanti a moltissime difficoltà, impariamo a conviverci così da aver modo di vivere più felicemente e senza paure. Aiutiamo noi stessi e a chi ci sta attorno a raggiungere quella meta.
E’ possibile superare un rifiuto? Scopriamo come riuscirci
In questi casi dovremo cercare di combattere con il nostro coraggio. Tal volta può frenarci nel conoscere una persona oppure nel dover affrontare un colloquio di lavoro. Ma così non faremo altro che perdere delle importanti occasioni, le quali potrebbero cambiarci la vita.
La paura del rifiuto colpisce su diversi fronti tanto che va ad accentuare quella timidezza; la persona tende poi a giustificare il blocco con delle banali scuse che ci frena a prendere qualsiasi tipo di iniziativa. Se manca questa però come pensiamo di riuscire a scalare quella classifica del successo?
Così facendo sarebbe come vincere una competizione senza nemmeno partecipare. Infatti dobbiamo cercare di cambiare il nostro modo di pensare e cambiare la nostra idea in merito ai successi e non. In alcune persone il rifiuto può causare uno scompenso emotivo mentre in altre può dargli modo di fare di più la prossima volta che capiterà l’occasione.
Di conseguenza non si va a generare nessun disagio, al contrario si cercherà di trovare un modo per approcciarsi in maniera alternativa. Come risponderemo a questa domanda: nel caso in cui moltissime persone, in una serata, venissimo rifiutati da moltissime persone, come ci sentiremo?
Se la risposta sarebbe ‘male’, questo non implica il dover provarci con chiunque solo per veder aumentare i rifiuti. Perchè così facendo confermeremo i nostri timori.
Convivere con il nostro nemico numero uno: il rifiuto
Il nostro orgoglio deve essere per un attimo messo in ‘stand by’ e di conseguenza dovremo fare in modo di non pensare continuamente alla nostra autostima: quanto meno ce lo aspetteremo, sicuramente riusciremo a conquistare una persona.
I nostri pensieri non devono essere presi come delle scuse, al contrario potremo prenderli più in considerazione rispetto all’inizio.
Aspettare non servirà a nulla perchè, se così facessimo, daremo modo alla nostra voce interiore di lavorare erroneamente.
Ad ogni situazione evitiamo di immaginarci come andrà a finire, in questo modo il successo sarà garantito. E nel caso in cui, una persona, non accettasse di restare con noi per una cena non prendiamola sul personale: possono esserci mille motivazioni che l’hanno spinta a non rimanere (ad esempio ha preso già un impegno oppure è già impegnata con un altro).
Indi per cui pensiamo a come riuscire a colpire l’altro individuo: un allenamento essenziale che può essere sempre utile in qualsiasi occasione. Sfruttare ogni occasione tanto che nel caso in cui ci trovassimo ad una festa tra amici potremo decidere di iniziare a parlare con una persona che abbia conoscenze comuni, invece di, attaccare bottone con qualcuno che non conosciamo.
Conversare non deve diventare un ostacolo, anzi ci aiuterà a diventare delle persone più aperte. Ed è per questa ragione che dovremo cogliere ogni singolo attimo come se fosse l’ultimo: un rifiuto diventa una caduta dalla quale, ci si deve sempre rialzare. Potrà ‘bruciare’ all’inizio, ma col tempo quella ferita si rimarginerà e di conseguenza si diventerà molto più forti.
Liberiamoci da questo peso del rifiuto
Quando ci approcciamo con qualcuno, che ci attrae, i fattori che vengono chiamati sono molteplici: dal linguaggio del corpo alla tonalità della nostra voce. Bisogna quindi avere una maggior consapevolezza della propria persone e mantenere la calma quando ci troviamo davanti a qualcuno.
Evitiamo infatti di farci mancare la voce, o di evitare il suo sguardo o quant’altro altrimenti sembreremo agitati e di conseguenza non riusciremo a far colpo. La prima impressione che diamo è importante quindi non programmiamo ciò che diremo altrimenti se ci facesse una domanda, ci ritroveremo spiazzati e l’obiettivo sarà sempre più lontano.
Non abbiamo nessun problema rispetto agli altri. Il punto in cui forse non siamo in equilibrio sta nella paura di fallire che di solito un seduttore/trice non presenta. Se prendessimo tutto come un gioco e con divertimento di certo, ogni cosa diventerà più semplice rispetto a quello che immaginavamo.
Comunque sia è giunto il momento di dare un bella svolta alla propria quotidianità. Il troppo pensare ci sta portando a vivere in disparte e quindi a chiudere le nostre emozioni in una scatola. Ma se non le condividiamo che senso ha?
Le altre persone devono essere fieri di aver incontrato nella loro vita, una persona speciale come noi. Proprio per questa ragione il percorso del saper affrontare la paura del rifiuto è complesso e lo si risolve solamente se ci impegnassimo.
Questo vale anche per l’autostima: è un elemento che non deve mai mancare altrimenti insorgerebbero dei disagi enormi. Se così fosse, si consiglia, di andare a chiedere aiuto ad una persona qualificata come ad esempio uno psicologo. Ma non sempre si ha bisogno di questo supporto perchè con le proprie forze si può arrivare molto in alto.
La timidezza, questa paura o tanto altro ancora deve essere presa d’assalto e soprattutto compresa. Perchè non si riuscirebbe a risolverla. Inoltre se le persone che ci vogliono bene si dovessero accorgere di questo problema e ce ne parlassero, non dovremo prenderla a male.
Anzi li dovremo ringraziare perchè ci hanno consentito di aprire gli occhi in una situazione che stava pian piano degenerando. I pensieri negativi devono essere liberati e solo quelli positivi dovrebbero prendere il sopravvento nella nostra vita. Così facendo ci sveglieremo ogni giorno, con più voglia di vivere e il mondo che ci sta attorno non sarà più di certo un ostacolo da evitare.
Le delusioni come i rifiuti servono per toccare con mano la realtà e senza ombra di dubbi ci consentiranno di crescere. Acquisiremo una maturità che non pensavamo mai di avere. La vita è una sola e vale la pena di essere vissuta a pieno: non avere paura del rifiuto.
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