La vita sociale è importante, fondamentale. Da quando veniamo alla luce, siamo abituati a vedere persone attorno a noi: genitori, fratelli e/o sorelle, parenti, amici, compagni, figli… è un cerchio stretto, intimo, un gruppo che viaggia sugli stessi binari e tende ad accompagnarci attraverso le tappe più importanti della nostra vita.
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La socialità è intrinseca nell’essere umano. Fa parte di noi da sempre. Sin dall’Era primitiva, infatti, l’uomo ha capito che il gruppo è più forte del singolo e ha cominciato a sviluppare una sorta di gioco di squadra basato sulla fiducia reciproca. Lì ogni vita era nelle mani dell’altro, la propria sopravvivenza non dipendeva dall’uno ma da tutti.
Oggi non abbiamo più bisogno di fare gruppo per sopravvivere. Non abbiamo più la primaria necessità di creare una strategia di caccia. Ci siamo evoluti. Oggi l’uomo può avere quasi tutto ciò che vuole: dal cibo agli oggetti più futili, è diventata la specie più creativa capace di sbaragliare la “concorrenza”.
Ma ciò che non è affatto cambiato in tutto questo tempo è la voglia assoluta di fare gruppo. È ancora dentro di noi e lo sarà sempre. Perché ci siamo abituati, ormai, a capire che da soli non siamo poi così forti e abbiamo bisogno di qualcuno al nostro fianco che ci sostenga e ci appoggi nelle nostre scelte.
Nascono così le famiglie e le compagnie di amici dove ci si diverte e si sta insieme, chiacchierando e godendo di momenti semplici e tranquilli che, però, a noi sembrano qualcosa di speciale. Ed è così, infatti. Ma mentre il tempo scorre, dimentichiamo gradualmente quanto quelle persone siano importanti per noi e quanto siamo fortunati ad averle nella nostra vita. Le diamo per scontate.
È un processo normale che si chiama familiarità. Ci permette di prendere confidenza con fattori positivi e negativi. Per esempio, accade spesso che “a pelle” una persona non ci piaccia, ma dopo aver approfondito un po’ il rapporto ci rendiamo conto di quanto invece sia interessante o, per lo meno, non ci dispiaccia poi così tanto. Questo perché ci abituiamo all’aspetto, fisico e morale, della persona e ne smettiamo di essere scontenti.
La stessa cosa accade con una persona incredibilmente affascinante e interessante. In un primo momento l’apprezziamo come fosse la cosa più bella che ci sia capitata, ma poi… diventa normale e non ci facciamo più caso. Perché per noi è diventata familiare. Ci siamo abituati. E questo ci spaventa.
In amor vince chi fugge, ma sarà vero?
È così che nasce la tecnica del “in amor vince chi fugge”.
Nel momento in cui si riceve una certa attenzione da parte del sesso opposto, sia esso un complimento innocente, un’osservazione amichevole, un invito a un evento, uno sguardo prolungato o un trattamento eccessivamente confidenziale, l’istinto potrebbe portarci ad allontanarci, difendendo con forza il nostro spazio personale e mettendo dei paletti all’intrusa.
Questo può accadere anche sei il tuo cuore è già impegnato. Come? Hai imparato a tirartela e non poco. Se fuggire più non puoi perché ormai il suo fascino ti ha catturato, può venirti istintivo allontanarla con i tuoi gesti e le tue parole. Un esempio?
Quante volte hai dato giudizi su altre ragazze insieme ai tuoi amici con la tua lei presente? Come pensi che si sia sentita? Gelosa, giusto? E scommetto che ti sarai anche arrabbiato per la sua inutile e, secondo te, ridicola gelosia.
Ma lo era davvero? No, non lo era. Affatto. Perché lei non ha commesso nessun errore e non ha fatto nulla di male. Non ti ha chiesto di smetterla ma ci è, giustamente, rimasta male per il tuo atteggiamento e la tua mancanza di rispetto nei suoi confronti. Questo ha provocato un po’ di tensione che, in realtà, non ha fatto altro che scatenare una reazione attrattiva. L’hai allontanata per attirarla a te.
Imparare a tirarsela: come farsi rincorrere da lei
E funziona, sai? Il detto “in amor vince chi fugge” può dare i suoi frutti, se non tiri troppo la corda. Vediamo come evitare di perderla per sempre.
Sii un bambinone, ma non troppo
Non ho ancora incontrato nessuna ragazza che adora trascorrere il suo tempo rassicurando il suo ragazzo di essere infallibile e sempre perfetto. Le rassicurazioni vanno benissimo in un rapporto di coppia, ma portare lei all’esasperazione, beh, direi di no.
Controlla la tua gelosia
Capita, succede. L’amicizia tra un uomo e una donna esiste. Una ragazza ha bisogno di coltivare le sue amicizie, proprio come te. Se non sei in grado di gestire questa situazione, faresti meglio a lasciarla andare. Sul serio.
Non essere assillante
C’è una grossa differenza tra l’essere insistente e diventare un fastidio. Capisco che ti piaccia e tu voglia fare l’impossibile, anche tirartela per farla avvicinare a te. Ma se prova un minimo di interesse, sarà lei a cercare te. Non insistere.
Non dirle che cosa deve fare: è la tua ragazza, non tua figlia
Se stai cercando di controllarla in tutto e per tutto, se vuoi avere il completo controllo su di lei, non farai altro che peggiore le cose. Ricorda che le donne dal carattere forte e indipendente sanno percepire subito se sei quel tipo di persona e allora potrai tentare tutte le carte che vorrai, ma non ci sarà trippa per gatti.
Manipolazione emotiva
Solo perché una donna si mostra forte, non significa che non sia a conoscenza delle sue emozioni. Ne ha soltanto il pieno controllo e sa benissimo quando qualcuno sta cercando di usarle contro di lei. Non te lo permetterà e ti consiglio caldamente di non pensarci neanche: questo suo comportamento è quasi certo figlio di forti delusioni passate.
Non giocare troppo con il fuoco
Una donne forte non ha il tempo né la voglia di giocare. Sa quello che vuole e non ha nessuna intenzione di perdere minuti preziosi con un ragazzo che la prende in giro. Perché ingannarla?
Fuggi ma non correre
Se tiri troppo la corda, l’unica cosa che otterrai sarà una caduta dolorosa, perché lei la lascerà andare. È vero, in amor vince chi fugge, ma non esagerare. Se non fai altro che scappare, lei potrebbe non avere più le risorse fisiche e mentale per volerti raggiungere.
Pensi ancora che valga la pensa tirarsela così tanto?
