Femdom è una parola che, nell’ambito del bondage, indica la dominazione erotica femminile (dall’inglese FEMale DOMomation) su un uomo o su un’altra donna. Nelle pratiche Fedmon c’è un soggetto dominante che è sempre la donna, che viene anche chiamata mistress, che svolge le pratiche erotiche sullo schiavo (slave) umiliandolo ed esercitando su di lui tutto il suo potere di dominazione.
Per capire meglio questa realtà del Femdom, invece di scrivere fiumi di parole ed iniziare voli pindarici della nostra mente, possiamo farci dare una mano da due grandi artisti molto conosciuti nell’ambito bondage e dalle loro opere molto evocative: Namio Harukawa e Sardax.
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Il Femdom tramite le opere di Namio Harukawa e Sardax.
Namio Harukawa è un artista e disegnatore che viene dal Giappone molto noto per i suoi disegni femdom dove le donne, sempre giunoniche come un moderno Botero del Sol Levante, vengono rappresentate in modo voluttuoso e con espressioni di quasi indifferenza verso gli uomini che, al contrario, sono sempre piccoli, gracili ed insignificanti. Spesso l’artista ritrae la donna dominante seduta sul povero ometto di cui non si vede quasi mai il viso soffocato da tanta generosità di curve.
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Del tutto differente il modo di esprimersi dell’artista inglese Sardax. Disegnatore raffinato, realista e sensuale, nelle sue opere si notano gli influssi di molti generi tra di loro agli antipodi che lo rendono unico ed irripetibile. I suoi disegni sono spesso in bianco e nero anche se non disdegna qualche inchiostro colorato. Il suo punto di forza è sicuramente l’eleganza del tratto, la perfezione delle scene e la sua capacità di non scadere mai nel volgare in un ambiente dove invece sarebbe molto facile ed immediato. A vedere le sensuali ed eteree dominatrici di Sardax viene quasi voglia di volersi trovare sotto le loro attenzioni.
Il variegato mondo del Femdom.
Spiegare il femdom basandosi esclusivamente sull’etimologia della parola sarebbe riduttivo e poco interessante. Invece, andando a studiarlo a fondo, vediamo aprirsi davanti a noi un mondo vario, ricco e composto da molte pratiche erotiche tutte diverse tra di loro ma accomunate dal ruolo dominante della donna: foot worship, footjob, facesitting, smothering, pony-play, boot worship, sissification, CFNM, strap on.
Sissification: indica la pratica di femminilizzazione forzata dell’uomo, ossia costringerlo a vestirsi, truccarsi e a comportarsi come una donna. La pratica femdom si esprime quando è la padrona a vestire l’uomo, a trasformarlo in una donna privandolo del suo lato maschile e a costringerlo a svolgere compiti prettamente femminili, come i lavori domestici. È stato anche coniato il termine di “sissy-maid” quando l’uomo veste i panni di una cameriera.
Per levare completamente ogni legame con la sua sessualità originaria, anche il nome dello slave viene cambiato nell’equivalente femminile (es: Roberto diventa Roberta).
Facesitting: è la pratica sessuale dove uno dei due partner (nel nostro caso la donna) si siede sul viso dell’uomo sia per avere un rapporto orale senza contracambiare le attenzioni, oppure solo per nascondere il suo viso in segno di dominazione.
Pony boy: non stiamo parlando dell’omonima canzone di Bruce Springsteen ma della pratica dove l’uomo è trasformato in un puledro e la donna in una stupenda amazzone. Molto diffuso in Inghilterra dove vengono organizzate delle vere e proprie gare di corsa con i pony boy.
Molto importanti sono gli accessori per rendere la scena ancora più realistica: lo slave viene imbracato con finimenti di cuoio e una coda infilata nell’ano, mentre la dominatrice si può vestire da cavallerizza con tanto di speroni e frustino. Per fare le cose alla grande è possibile far trainare dall’uomo un sulky (piccolo calesse) dove è seduta la padrona.
CFNM (clothed female naked male): in questa pratica femdom, l’uomo è nudo mentre la donna (o le donne) sono vestite. Nel CFNM si invertono i ruoli e la donna svolge quello della dominatrice che può giocare ed umiliare l’uomo oggetto. Il bello di questo gioco erotico è la semplicità della realizzazione anche se diventa più intrigante se si organizza una vera e propria scenografia (lei il capo e lui il dipendente, lei la padrona di casa e lui il maggiordomo).
Strap on: lo strap on è un sex toys costituito da una imbracatura su cui è fissato un dildo che viene indossato dalla donna per penetrare l’uomo. Con l’utilizzo di questo gioco ruolo si ha la piena inversione dei ruoli in cui è la donna ad avere un ruolo attivo nel rapporto.
La psicologia dietro al femdom.
Come abbiamo constatato le pratiche femdom sono molte e nascondo risvolti psicologici unici e variegati. Sicuramente il punto di partenza è la voglia di dominazione della donna e viceversa la volontà di essere dominato da parte dell’uomo anche se il tutto rimane all’interno della sfera sessuale in un rapporto consenziente.
Da dove nasce questa voglia della donna di primeggiare sull’uomo? Probabilmente è sempre esistita anche se ultimamente, grazie all’emancipazione femminile e ad un mondo maschile sempre più debole, si sono molto risvegliate le voglie dominatrici della donna su un uomo che l’ha sempre tenuta in poca considerazione.
Un aspetto molto importante da tenere in considerazione è il legame di grande rispetto che si instaura tra i due sessi anche se uno dei due è completamente sottomesso all’altro e viene umiliato e deriso fino all’inverosimile.
Ricordiamo che quando ci si immerge in queste fantasie è facile perdere il controllo ed andare fuori dalla strada principale, per questo la regola fondamentale è quella del SSC (Sicuro Sano e Consensuale) in modo da non farlo mai diventare un gioco pericoloso ma lasciarlo sempre un gioco erotico eccitante ma sicuro.