Credere in se stessi è un elemento fondamentale che consente alle persone di accettarsi volersi bene e iniziare ad avere dei valori. Teniamo sotto controllo il nostro umore in quanto può influenzare quello che pensiamo su di noi. Per questo dobbiamo cercare di tenere i pensieri negativi lontani e far emergere solamente quelli positivi così da condurre una vita migliore. La psicologia e autostima consentono di riescono a far sorpassare quel blocco emotivo e soprattutto ad iniziare a crescere emotivamente.
Le esperienze che si affronteranno durante il nostro percorso di vita saranno davvero molti e si andranno a differenziare andando dal contesto familiare a quello scolastico, da quello lavorativo a quello sportivo e così via.
Ognuno può avere una propria valutazione tanto che la può determinare in base alle diverse relazioni e da quello che gli altri pensano.
Non bisogna demoralizzarsi se purtroppo non riusciamo a portare a termine una determinata cosa infatti può riuscire a sfruttare quest’occasione come una forza per fare sempre meglio.
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Cosa succede nel caso in cui l’autostima viene sopravvalutata?
Di solito le persone cercano in tutti i modi di tener alta la propria autostima. Una sorte di auto-accrescimento che viene chiamato “effetto lake wobegon“, ossia credere di essere migliori degli altri e valutare oltre il limite le proprie capacità.
Uno sbaglio che dobbiamo cercare di non fare in modo tale da non rimanere scottati. Le nostre emozioni si amalgamano al nostro credere in noi stessi provocandoci un buon umore! Al contrario invece una bassa autostima la si può correlare con la depressione.
Proprio per questa ragione dobbiamo fare in modo di mantenere alta l’autostima così da tenere sotto controllo lo stress e far fronte ai nostri eventuali insuccessi che si andranno a presentare nella nostra vita.
Facciamo una distinzione tra il Sè percepito e il Sè ideale
Il sè percepito rappresenta ciò che una persona pensa di Sè in base alle sue qualità e ai suoi valori. Il sè ideale invece è ciò che vorremmo essere, ma che purtroppo non siamo come ad esempio “vorrei essere una cantante famosa”.
Una persona che si impegna ad andare bene a scuola, è un ottimo scolaro. Nella sua mente vorrebbe essere popolare, ma nella realtà è solo e di conseguenza non riesce ad avere una buona considerazione di se.
Dobbiamo sempre avere un’ottima armonia tra il sè percepito e il sè ideale altrimenti inizieremo ad avere dei problemi. Tutto ciò che dobbiamo fare sarà avere una visione della realtà (pregi e difetti) senza cercare di nasconderli.
L’essere soddisfatti della propria persona non vuol mica dire accettarsi in tutto e per tutto infatti la persona si deve impegnare a lavorare sui suoi punti deboli e rafforzarli. Poniamoci degli obiettivi e cerchiamo di impegnarci a portarli a termine.
In alcuni casi le persone, tendono a scegliere cose in cui sanno di poter riuscire ed evitano situazioni non poco gradevoli. Nel caso in cui qualcosa sia andato per il meglio, attribuiamo a questo il nostro contributo.
Al contrario invece se si verificasse un incidente, daremo la colpa ad altri. Tendiamo infatti a fuggire da una situazione che ci crea dei disagi per cercare tranquillità.
Quali sono le migliori strategie di difesa
I pensieri negativi e i fallimenti non devono essere minimizzati, e tanto meno sopravvalutare i pensieri positivi. Si chiama self-handiccaping, ossia la tendenza di creare delle scuse quando qualcosa non va secondo i nostri piani.
La nostra personalità deve sempre essere mantenuta viva e cercare di adottare delle strategie per evitare di non vivere rinchiusi all’interno della propria abitazione. Non è di certo facile farsi accettare dagli altri, ma è per questo che esiste una teoria dell’identità sociale.
Una persona cerca di vivere all’interno di un gruppo mostrando l’immagine di sè positiva, tanto da iniziare ad integrare le strategie migliori. Ma Dobbiamo inoltre fare una distinzione tra ciò che crediamo di noi e l’auto-accrescimento.
L’essere indipendente consente di rendere autonoma la persona dal resto del gruppo. Mentre l’interdipendenza tende ad inserire la persona facendola accettare i suoi difetti nei diversi contesti.
Lo psicologo Festinger, è andato ad analizzare come la persona cerca di conoscere se stessa. Esistono individui che riescono a capire il loro valore mentre gli altri tendono a valutare il proprio modo di essere basandosi su ciò che gli altri individui pensano di loro.
Quando devono affrontare una determinata situazione si ha l’abitudine di misurarsi con le altre persone. Questo confronto consente di iniziare a capire che in fondo abbiamo delle qualità!
Tornando al confronto sociale e al suo risultato, Festinger, afferma che possono essere influenzati da alcuni elementi: la vicinanza, l’importanza ed infine l’obbligo. Siamo delle persone speciali che devono iniziare ad intuire l’importanze del proprio valore e di ciò che dice.
Non sarà di certo facile iniziare a confrontarsi con le persone che abbiamo attorno, ma di sicuro pian piano avremo modo di scioglierci e non avere paura più di nulla. Alcune volte confrontarsi con gli altri consente di prendere con più fermezza alcune decisioni.
Sicuramente ci saranno momenti in cui i confronti potranno essere sbagliati ed altri invece esserci utili.
Dobbiamo avere modo di migliorare la nostra persona e far si che gli altri non si prendano più gioco di noi. Siamo stufi di dover piangerci addosso e avere vergogna di quello che valiamo.
Il nostro percorso sarà molto lungo e frastagliato, ma sicuramente porterà a dei risultati che ci procureranno moltissima gioia. L’autostima e psicologia aiuta quindi ad affrontare un cammino costruttivo volto a far capire alla persona di poter essere vulnerabili e pian piano riuscire a rafforzarsi. Andremo ad esplorare e a trasformare la nostra vita così da riuscire ad avere una sintonia con la propria persona ed imparare ad amarla. Avremo la possibilità di analizzare il nostro passato e capire la causa che ci ha portato a rinchiuderci in noi stessi. Tutto ciò che dovremo fare sarà intraprendere quest’iniziativa con determinazione altrimenti non porteremo a termine l’obiettivo finale, ossia ritrovare quella felicità persa. Non serve avere l’angoscia, basta solo credere in se stessi.