Seduzione e cibo sono da sempre un binomio vincente e, dopo una piacevole cena a lume di candela, è importante concludere la serata in dolcezza. Spesso, scegliere il vino corretto alla fine del pasto è fondamentale per volgere l’incontro verso la direzione desiderata e per stuzzicare le papille gustative della bocca, zona erogena per eccellenza.
Il vino da versare nel calice della ragazza dovrà essere dolce (ricorda che le donne adorano questa tipologia di vini), molto profumato e che evochi sensazioni calde e piacevoli. Per questo dirigeremo la nostra scelta verso un vino che abbia tutte queste caratteristiche.
La seduzione del sole in un calice di vino.
Terra scaldata dal sole, foglie mosse dal vento, profumi diffusi dal mare. Siamo a Pantelleria, perla del Mediterraneo, incantevole isola bagnata dal mare, dal sole e dal vento.
Storicamente è sempre stata una terra di passaggio. Molti popoli antichi vi sono sbarcati (Fenici, Greci, Romani, Arabi) e ognuno ha lasciato piccole tracce del proprio passaggio. Una di queste tracce si chiama Zibibbo, vitigno piantato dagli Arabi per produrre uva passa (in arabo “Zebib” significa “uva passa”). Grazie a quest’uva oggi possiamo assaporare un nettare dorato che già al primo sorso ci ricorda il sole e i profumi della terra da cui proviene.
Pantelleria si trova a metà strada tra la Sicilia e la Tunisia. È una terra di confine, e come tale qui la vita non è facile, per l’uomo e per l’uva. Infatti il vigneto pantesco è coltivato su terrazze di piccole dimensioni, delimitate da muri a secco in pietra lavica. La vite è allevata, ad alberello molto basso, in piccole conche scavate nel terreno per proteggerla dal vento. Il vento, che soffia tra i grappoli per tutto l’anno, è un ingrediente molto importante per la qualità delle uve. Così importante che il vino che oggi abbiamo la fortuna di degustare ne prende il nome: Ben Ryè (in arabo “Figlio del Vento”).
Ben Ryè è un Passito di Pantelleria firmato Donnafugata. Le uve di Zibibbo vengono raccolte manualmente (la vendemmia è molto faticosa) e quindi sono poste ad appassire al sole e al vento. L’uva passa viene aggiunta, a più riprese, al mosto in fermentazione e molto lentamente lo arricchisce di mille sfumature e lo marchia con la sua personalissima firma.
Versandolo siamo subito colpiti dal suo bel colore dorato e lucente. Possiamo tranquillamente affermare che il sole si è adagiato nel bicchiere. Al naso ha profumi sensuali e caldi, inizialmente di pesca e albicocca, e quindi più importanti di fichi secchi e note minerali. In bocca esprime tutta la sua complessità e dinamicità. Un attacco dolce e mielato con striature sapide. Finale avvolgente ed interminabile. Un campione di personalità che ti farà fare una bella figura sia al tuo primo appuntamento e sia ad una cena per riconquistare la tua ex.